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Quattro domande sulla SEO da cui non si scappa

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Quattro domande sulla SEO da cui non si scappa
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Le domande più frequenti sulla SEO, che vengono poste ogni giorno

di Alessandro Turata 

 

“La SEO è morta”. Da anni si parla della prematura scomparsa di un servizio a noi particolarmente caro. Ma dopo diversi funerali e resurrezioni abbiamo capito se la SEO è realmente passata all’altro mondo? A noi operatori di settore è stato sempre chiaro; ma ai non addetti?

Sfatiamo il mito e la risposta più corretta è: nì. “Capaci tutti di rispondere così”, direte voi. Ma è la verità. La SEO come la si conosceva 10 anni è – per nostra fortuna – morta. Si è evoluta, ed è diventata molto più strategica, completa e decisamente più difficile. Data l’evoluzione dell’attività, la moltitudine di servizi online correlati (Social, Adv, DEM e chi più ne ha più ne metta) e la montagna di fattori che incidono sul cosiddetto posizionamento, è diventata anche molto più complicata da spiegare ai clienti. Per lo meno a quelli non eccessivamente digitalizzati.

In questo articolo ho provato a razionalizzare le principali domande in ambito SEO alle quali tutti noi ci ritroviamo puntualmente a rispondere. O almeno credo… perchè qualora dovessi essere l’unico al mondo vi prego di farmelo sapere, così da andare ad informarmi su come togliere il malocchio che mi perseguita. 

1.“Ma cosa fate di preciso?”

Ok, questa molto spesso è la prima domanda che viene posta:

“Ma cosa diavolo fate per posizionare il mio sito?”

Ho aggiunto il diavolo per dare maggior enfasi alla domanda. Già qui la risposta potrebbe essere durare dalle 2 alle 3 ore (di conversazione, si intende), visto che non esiste un manuale delle istruzioni, come per configurare un telecomando. Proviamo a rispondere in modo serio. 

La SEO rappresenta l’insieme delle attività che hanno l’obiettivo comune di migliorare il posizionamento del sito web e, di conseguenza, aumentare il traffico. Questo è l’obiettivo primario. Mi raccomando: ho detto che è l’obiettivo primario perché senza un aumento di traffico non potremmo raggiungere tutti gli altri obiettivi che ci prefissiamo, come l’aumento delle vendite, dei contatti o delle iscrizioni. 

Quali sono, quindi, le attività comprese nella SEO? Anche qui potremmo aprire un capitolo infinito. Mi limito a dire che, come già anticipato, la SEO è fortunatamente cambiata e oggi ospita alla sua tavola una serie di attività strettamente correlate senza le quali l’aumento del traffico sarebbe molto difficile. La SEO ha sempre significato: 

  • Contenuti
  • Ottimizzazioni tecniche
  • Link

Oggi però dobbiamo tenere in considerazione, anche: 

  • Aspetti di usabilità 
  • Velocità e performance del sito
  • CRO
  • Data Analysis
  • E molto altro ancora

Alla domanda “cosa fate di preciso?”, quindi, la risposta migliore sarebbe “di tutto, pur di aumentare il tuo traffico”. Mi rendo conto essere molto vago e un po’ opportunista, ma è la verità.

Quattro domande sulla SEO da cui non si scappa

2.“Perché la SEO costa così tanto?”

Visto come si è concluso il paragrafo precedente, la risposta a questa domanda non dovrebbe essere così difficile. In realtà, la domanda è particolarmente sensata, soprattutto se paragoniamo la SEO ad altre attività Digital. Elenco una serie di motivazioni: 

  • Le ore lavoro dedicate ad un’attività di posizionamento sono davvero tante. I contenuti, in primis, se sviluppati internamente dall’agenzia, rappresentano una fetta di torta importante. In più, dobbiamo tenere conto di lunghe analisi, utili in fase iniziale per capire che tipo di attività attuare, e per analizzare i risultati (e i dati) per tutta la durata del servizio. Il monitoraggio della concorrenza, gli studi delle parole chiave e le analisi tecniche riguardanti il sito vanno ad aggiungersi alla moltitudine di ore da lavorare;
  • Non ci sono formule magiche. Non si può schiacciare un fantomatico pulsante (tipo quello nucleare del Presidente degli Stati Uniti) per lanciare il nostro sito web nell’interspazio e far sì che diventi primo dopo 10 minuti. La SEO significa esperienza, analisi, test, prove, successi e fallimenti. Quanta poesia;
  • Infine, la SEO è un investimento a lungo termine sull’immagine della tua azienda. Non voglio essere di parte, ma credo davvero che rappresenti la base di partenza migliore per ogni progetto Digital. Grazie alla SEO, infatti, potrai sistemare il sito web, analizzare le ricerche degli utenti, capire i punti di debolezza e i punti di forza della comunicazione, migliorare l’esperienza utente sul sito, preparare landing performanti utili poi per campagne o pubblicazioni social. E altro ancora. 

3.“Ma perché la SEO ci mette così tanto?”

Partiamo subito con l’elenco delle motivazioni, ché l’articolo sta già diventando eccessivamente lungo: 

  • Non si paga per essere primi. Di conseguenza, Google si prende tutto il tempo necessario per valutare i contenuti del sito, la loro utilità e la loro qualità. Questo processo di valutazione, come si può immaginare, non è immediato;
  • La concorrenza è tanta e sempre più agguerrita (nel 99,9% dei settori). Ci si trova quindi a “combattere” con tanti, tanti, tanti competitor. Da quelli più piccoli, di nicchia, a quelli di caratura internazionale;
  • Le ricerche degli utenti possono essere infinite. Ogni giorno ci inventiamo domande nuove e ricerche più complesse, alle quali Google deve rispondere. Per ogni potenziale nostra query, Lui (o Lei?) deve capire che risultati mostrare;
  • Storicità e riconoscibilità del brand. Come nella vita reale, i brand più famosi, storici e, appunto, riconoscibili per un determinato settore vengono premiati da Google. Qualora io aprissi un’azienda che vende bibite gassate e realizzassi un sito eccezionale e super ottimizzato, sarò sempre dietro alla Coca Cola (giuro che non ho ricevuto alcun compenso per citarla). 

Concludo dicendo che Google rilascia spesso aggiornamenti e attua test di continuo. Di conseguenza non bisogna mai cantar vittoria o darsi per sconfitti. Le carte in tavola possono cambiare velocemente. 

4.“Perché la SEO non mi porta risultati?”

Questa è la domanda più difficile da ricevere. O meglio, quella che non vorremmo mai ricevere. Purtroppo però è capitato a tutti. 

Non esiste una risposta valida sempre, ma ogni professionista conosce i punti deboli dei siti che segue. Non mi dilungo nell’elencare tutte le possibili motivazioni, perché sarebbero davvero potenzialmente infinite, ma vorrei porre l’accento su un concetto a me molto caro, ovvero il dialogo e il supporto del cliente verso l’agenzia. E vice versa. 

Torno a parlare in prima persona: non voglio fare Capitan Ovvio, ma le più grandi soddisfazioni le abbiamo avute quando il cliente è presente e ci supporta. Quando ci permette di entrare nella sua azienda (non solo fisicamente), quando ci chiede consigli, quando risponde alle nostre domande. Insomma, quando lui è presente per noi e noi per lui.

Come per tanti altri settori del Digital Marketing – e del mondo del lavoro – in definitiva, per avere risultati anche la SEO ha bisogno di lavoro di squadra, tempo, impegno e un pizzico di passione. Sennò perché lo faremmo? 

 

Ah quasi dimenticavo: se avete altre domande sulla SEO oltre a queste, contattateci! Cercherò di rispondere in modo più conciso, lo prometto.

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