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La cultura del feedback

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La cultura del feedback
HR

Creare connessioni autentiche ed efficaci durante il processo di selezione candidati

La routine lavorativa di un HR è caratterizzata da un ritmo frenetico, lunghe riunioni e scadenze incombenti. In questa "corsa" quotidiana, il valore umano può rischiare di passare in secondo piano, lasciando spazio alle urgenze. Ma cosa succede quando si tratta di selezionare candidati?

NUR, ad esempio, riceve numerose candidature da diversi canali ed il punto comune riscontrato in ogni processo di selezione è il riconoscimento da parte dei candidati nel ricevere un feedback, anche se negativo.

Dedicare tempo alla selezione non è mai tempo perso, ma un'opportunità di scambio e crescita. Ecco perché è importante promuovere una comunicazione diretta e trasparente.

Fasi della selezione: Il ruolo del recruiter e i compiti chiave

La selezione richiede impegno, tempo ed è composta da varie fasi, a cominciare dai compiti che spettano al recruiter, come: 

  • Pubblicazione dell'annuncio e raccolta delle candidature
     
  • Screening dei curriculum
     
  • Contatto con le figure di interesse
     
  • Colloqui e definizione degli step successivi
     

Dall'altra parte i candidati investono tempo nella ricerca di lavoro, dapprima consultando siti e annunci online, poi scrivendo il CV ed infine inviando le diverse candidature. A volte, i candidati sono già dei lavoratori e devono "sacrificare" la pausa pranzo o richiedere permessi per partecipare ad un colloquio.

Perché è importante il feedback?

Un feedback chiaro e tempestivo è la giusta ricetta per mantenere una relazione positiva e costruttiva con l'altro, rispettando un vero e proprio impegno reciproco.

Essere lasciati “in pending” non solo è sgradevole, ma può anche influenzare negativamente l'immagine che il candidato ha dell'azienda e della professionalità stessa del recruiter o dell'HR manager, condizionando le aspettative su eventuali futuri colloqui.

L’aspetto gratificante del lavoro di un HR è proprio la relazione, l’empatia e la comunicazione che si riesce ad instaurare con le altre persone. Il primo contatto e il modo in cui ci relazioniamo definiscono l'intera esperienza che
ne consegue sia con i candidati così come con dipendenti e colleghi.

I motivi alla base di un mancato feedback

Nonostante la comunicazione risulti fondamentale in questo lavoro, perché tanti recruiter "spariscono" senza dare un riscontro dopo i colloqui?

  1. Il candidato è ritenuto poco interessante ai fini dell’assunzione e dedicargli ulteriore spazio può essere visto come una “perdita di tempo”
     
  2. Spesso chi si occupa della selezione svolge tantissime altre attività che fanno passare in secondo piano il momento del feedback
     
  3. Infine alcune persone coinvolte nella selezione potrebbero non avere la formazione o la sensibilità necessarie a comprendere il valore delle relazioni
     

Il feedback, oggettivo e libero da pregiudizi, è invece fondamentale per migliorare il rapporto. È il punto di partenza per affinare i punti deboli e consolidare i punti di forza. È il connubio perfetto tra trasparenza e crescita personale.

Non si tratta solo di fornire un semplice riscontro, ma di dimostrare rispetto, impegno e serietà.
 

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