Google Analytics è un servizio gratuito, offerto dall’azienda di Mountain View che ci consente di analizzare come si comportano gli utenti sul nostro sito web.
Partiamo dal principio… Dopo aver completato l’iscrizione con un account Google e aver collegato la piattaforma GA al nostro sito internet, Google Analytics è in grado di raccogliere dati in forma anonima sui nostri visitatori. Tramite Google Analytics, infatti, è possibile tracciare i percorsi che fanno i visitatori del nostro sito in un determinato periodo di tempo.
Molte sono gli strumenti che permettono di intercettare il mio pubblico. Per questo tra le analisi più interessanti restituite dallo strumento analitico c’è la segmentazione per canale di accesso. A grandi linee è possibile suddividerlo in cinque gruppi di appartenenza:
- Traffico Organico: il segmento delle visite che arrivano grazie ad una ricerca sui Motori di Ricerca (Google, Bing, Yahoo, etc.). L’andamento del traffico organico è influenzato dalla capacità del mio sito di intercettare gli utenti che effettuano una ricerca sui principali Motori di Ricerca. Quindi possiamo dire che questo segmento dipenda direttamente dal posizionamento del mio sito in SERP (il posizionamento è influenzato da molteplici fattori quali ad esempio la struttura e la qualità del codice di sviluppo del sito, la qualità dei testi, la presenza di testi legati al core business aziendale, l’aggiornamento costante delle sezioni, etc).
- Traffico a pagamento: segmento che specifica gli accessi al sito acquisti grazie ad una campagna a pagamento: Google Adwords, Google Shopping, Facebook ADS e Instagram ADS tra gli altri.
- Traffico Diretto: questo segmento indica tutte le visite giunte grazie alla digitazione dell’indirizzo internet del nostro sito sul browser. Segmento importante per valutare la brand awareness del nostro brand online e offline.
- Traffico da Referral: si tratta del segmento che evidenzia il traffico derivante da siti esterni in cui è ovviamente presente un link diretto al nostro sito. In questo segmento rientrano gli accessi che arrivano dai Social Network, dai Blog, o da banner pubblicitari (collegati con link) pubblicati su altri portali.
- Traffico di altro genere: in questo segmento rientrano gli accessi derivanti ad esempio dall’invio di Newsletter o Email.
Compreso quindi come possono giungere sul sito i miei utenti, ciò che probabilmente mi interesserà sapere sono delle sommarie informazioni sulla mia audience: chi sono? Cosa fanno sul sito? A cosa sono interessati quando navigano il mio sito? A queste ed altre domande è possibile rispondere analizzando i dati che ci fornisce lo strumento analitico, che ci mette in condizione di monitorare le visite degli utenti, aiutandoci a delineare in linea di massima il pubblico a cui ci rivolgiamo e il grado di interessamento generato dai nostri contenuti. Queste analisi hanno come fine ultimo quello di aumentare il numero di conversioni, cioè il numero di volte in cui i nostri obiettivi sono stati raggiunti.
Come fare per monitorare gli obiettivi che con il sito l’azienda vuole raggiungere? Innanzitutto è fondamentale aver chiaro in mente, già in fase progettuale, l’obiettivo o gli obiettivi che il nostro progetto online vuole raggiungere: invio di una richiesta, acquisto di un prodotto, iscrizione alla newsletter, permanenza sul sito, aumento della brand awareness. Possiamo monitorare i nostri obiettivi e calcolare il ROI (ritorno sugli investimenti), impostando correttamente Google Analytics.
Monitorare bene un sito, significa seguire l’evoluzione di un progetto al fine di migliorare la strategia online dell’azienda, ridefinendola e implementandola step by step.