L’ascesa dell’e-commerce in Italia
L’e-commerce in Italia sta vivendo un momento di gloria, ma il futuro sembra essere ancora più roseo: i dati rilevano che, nel triennio 2014-2017, crescerà di oltre il 62%, superando i 10 miliardi di euro.
Siete commercianti, avete un punto vendita fisico e questi numeri vi preoccupano? Niente paura, perché anche per voi si prospetta un buon bilancio annuale, con un incremento dello 0,4% in più rispetto al 2015. A sottolineare questo trend, è utile mettere in luce che il 97% degli acquisti nel 2016 verrà effettuato in negozio.
Tuttavia, come abbiamo già visto parlando delle decisioni d’acquisto riguardanti l’auto e delle prenotazioni delle vacanze, il processo d’acquisto dei consumatori dell’era digital e social è profondamente cambiato negli ultimi anni, motivo per cui prima di recarsi in negozio e comprare, il 73% utilizza il web attraverso il proprio smartphone o il proprio tablet come assistente personale e fonte di consigli di grande valore.
Ad oggi, le aziende italiane che investono nella vendita online dei loro prodotti sono 16.000 e le previsioni per il 2025 arrivano 50.000, ma per esprimere in modo esaustivo la crescita del fatturato derivante dagli investimenti in vendite online basterà osservare il seguente grafico:
E-commerce in Italia: sempre più efficace, sempre più diffuso
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Un’altra informazione di primaria importanza nell’analisi dell’andamento dell’e-commerce nel nostro Paese riguarda i settori che nella vendita online riscontrano maggior successo, capitanati da tempo libero e turismo, che occupano oltre tre quarti del mercato, grazie alla maturità raggiunta nel corso degli anni.
Sono però i centri commerciali i protagonisti della crescita più significativa, con un ottimo +140%, raggiunto anche grazie alla presenza di nuovi player internazionali e al progressivo inglobamento di varie categorie merceologiche appartenenti ad altri settori, quali moda, elettronica di consumo e alimentare. Quest’ultimo, tuttavia, segnala una forte crescita del 77% con l’arrivo di nuovi esercizi e lo sviluppo della consegna del fresco.
Anche editoria, moda, casa, arredamento, salute e bellezza aumentano il fatturato relativo alle vendite online, mentre l’unico settore che vive una riduzione dell’andamento è l’elettronica di consumo con il suo -15%, dovuto all’ancora troppo forte competizione con i centri commerciali.
Quali sono le tendenze dell’ e-commerce made in Italy?
Vediamole insieme:
- Mobile, mobile e ancora mobile: la vendita online parte da qui e per questo è assolutamente prioritario da parte delle aziende curare il loro e-shop sui device mobili e sviluppare app apposite.
- I brand più potenti e famosi sono quelli che investono maggiormente in advertising ed innovazione tecnologica, incentivate anche da importanti fusioni.
- La televisione si rivela un mezzo potente per creare brand awareness e fidelity nei potenziali consumatori verso i servizi di vendita online, attraverso spot pubblicitari.
- Si accendono i riflettori sulla sharing economy, ovvero su una forma di consumo che si basa sull’accesso e sulla relazione piuttosto che sul possesso, attraverso piattaforme per lo scambio o il prestito di beni. Guardate, ad esempio, cosa ha fatto l’azienda di giocattoli PLEY.
- All’interno di uno scenario fortemente competitivo, promuovere e sollecitare la fedeltà dei clienti diventa un aspetto sempre più vitale per ogni e-commerce: ecco perché app, social media e e-mail marketing diventano i migliori alleati per i loyalty programs dei brand.
E-Commerce e Social Media: la coppia perfetta.
Le aziende italiane si stanno accorgendo di quanto i social network possano essere utili nella promozione delle loro attività di vendita online, con un 30% che ne percepisce il valore in termini di ROI.
Quali social sono ritenuti più efficaci dai brand per ampliare la portata dei loro e-commerce? Facebook rimane l’attore principale, seguito da YouTube e da Instagram, che sta attraversando un periodo di forte crescita.
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