Cosa si è votato?
Il 12 settembre scorso il Parlamento Europeo, riunito in seduta plenaria, ha votato e approvato la proposta di riforma del diritto d’autore, con 438 voti a favore, 226 contrari e 39 astenuti. Questo significa che ora il Parlamento può dare mandato negoziale per le trattative con i diversi Ministri dell’Unione Europea, allo scopo di arrivare ad approvare il testo definitivo della legge. Insomma, la Direttiva è stata approvata e ora bisogna trovare l’accordo con tutti gli Stati UE.
Lo si può facilmente intuire dal dibattito, anche politico, che la proposta ha scatenato: non saranno trattative facili. La strada è in salita, ma il primo passo è stato fatto. Il principio della riforma, per i promotori, è quello secondo il quale i giganti del Web (Google e Facebook in primis) dovrebbero condividere i loro ricavi con artisti e giornalisti, garantendo un’adeguata retribuzione nel rispetto del diritto d’autore e della proprietà intellettuale. Chi contesta la riforma parla invece di una legislazione che punta al controllo degli utenti e alla limitazione della libertà di condivisione ed espressione.