SEO e GEO: come evolvono la scrittura per un AI copywriting
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L'unione di SEO e GEO per una strategia di contenuti a prova di Intelligenza Artificiale
L'avvento di strumenti di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT, Gemini e Perplexity sta rivoluzionando in modo profondo il modo in cui le persone cercano e accedono alle informazioni online. Se in passato il successo di una strategia digitale si misurava principalmente con il posizionamento nei risultati di ricerca, oggi il panorama è cambiato. Certo, la SEO tradizionale non scompare, ma si evolve e viene accompagnata da una disciplina emergente: la Generative Engine Optimization (GEO).
Questa nuova frontiera dell'ottimizzazione non si limita a far sì che i contenuti siano trovati, ma mira a renderli così autorevoli e strutturati da essere direttamente riutilizzati e citati nelle risposte generate dai motori AI.
Analizziamo in che modo la scrittura cambia ed evolve per affrontare le sfide proposte dalla SEO generativa e, soprattutto, come devono adattarsi copywriter, SEO specialist e content creator che desiderano unire SEO e GEO insieme in una strategia unificata.
L'evoluzione della SEO: dal click al riutilizzo
Per decenni, l'obiettivo primario della SEO è stato conquistare il "click" dell'utente, scalando le classifiche delle SERP (Search Engine Results Page). Gli sforzi di ottimizzazione si focalizzavano sull'indicizzazione, sull'uso strategico delle parole chiave e sulla creazione di backlink autorevoli.
Ancora oggi, questi segnali rimangono importanti, ma il comportamento degli utenti sta cambiando: molti, infatti, non cliccano più su un link, ma ottengono una risposta immediata e concisa direttamente da un chatbot o da un riassunto generato da un'AI. Appare chiaro come questa trasformazione imponga di riconsiderare il ruolo dei contenuti, che non sono più solo un mezzo per generare traffico verso un sito web, ma diventano la fonte stessa della risposta AI, il "pezzo di conoscenza" che un motore generativo estrae, elabora e presenta al suo pubblico. Ecco perché è fondamentale padroneggiare la creazione di contenuti per motori AI.
Il concetto fondamentale è il passaggio da una logica "di biblioteca" a una logica "di esperto". I motori di ricerca tradizionali funzionano come una gigantesca biblioteca digitale, il cui compito è catalogare e indicizzare i miliardi di "libri" (cioè le pagine web) disponibili. Quando un utente cerca qualcosa, l'algoritmo di ranking agisce come un bibliotecario che indica quali volumi potrebbero contenere le informazioni cercate, lasciando all'utente il compito finale di sfogliarli per trovare la risposta.
Con i motori generativi, la metafora cambia radicalmente: l'Intelligenza Artificiale agisce come un esperto che ha già letto tutti quei libri e, al momento della domanda, sintetizza la sua conoscenza per fornire una risposta diretta e completa, senza bisogno che l'utente debba navigare tra le pagine.
L'evoluzione della SEO verso questo nuovo modello impone, quindi, ai creatori di contenuti di pensare al proprio testo non solo come a un "libro" da indicizzare, ma come a una "voce esperta" da cui l'AI può attingere con fiducia.
L'AI copywriting: la nuova frontiera della scrittura
Il passaggio dalla SEO alla GEO richiede un'evoluzione radicale nel modo in cui si concepisce la scrittura per il web. La semplice inclusione di parole chiave non è più sufficiente e il focus si sposta sulla qualità e sulla "digeribilità" del contenuto da parte di un'Intelligenza Artificiale.
L'AI copywriting, in sostanza, è una disciplina che combina le migliori pratiche di scrittura persuasiva con una comprensione profonda della logica dei modelli generativi; si tratta di scrivere non per i robot, ma in modo che un'Intelligenza Artificiale, addestrata su miliardi di testi, possa riconoscere il contenuto come chiaro, autorevole e semanticamente coerente.
La scrittura SEO generativa si basa su alcuni principi fondamentale, che vanno oltre le regole di base del passato.
- chiarezza e linguaggio naturale: i motori AI sono addestrati su una vastissima gamma di testi, ma sono programmati per premiare la chiarezza e la precisione. Un testo privo di ambiguità, scritto con un linguaggio naturale e fluido, è più facile da comprendere e da riutilizzare per l'AI; ciò significa abbandonare il "keyword stuffing" e concentrarsi su una comunicazione che sia utile e comprensibile prima di tutto per un lettore umano;
- segmentazione e unità di conoscenza: la struttura di un contenuto non è più solo un elemento grafico, ma un vero e proprio schema cognitivo per l'AI. I motori generativi cercano "unità di conoscenza" ben definite, cioè paragrafi o sezioni che contengano un'idea completa e autonoma. I paragrafi brevi e tematicamente distinti, i titoli chiari e gerarchizzati e le liste puntate sono strumenti che segmentano le informazioni, rendendole più facili da estrarre e da utilizzare in modo mirato. Una struttura logica aiuta l'AI a mappare le relazioni tra i concetti, a capire l'organizzazione del pensiero e a rielaborare le informazioni in modo fedele e preciso;
- segnali di autorevolezza (E-E-A-T): l'AI attribuisce un'importanza essenziale all'affidabilità e all'autorevolezza della fonte, un concetto che in ambito SEO è noto come E-E-A-T (Expertise, Experience, Authoritativeness, Trustworthiness). Per essere scelti come base per le risposte, i contenuti devono dimostrare di essere una "voce esperta" e l'autorevolezza si costruisce non solo con la qualità del testo, ma anche con l’inclusione di elementi che ne rafforzano la credibilità, come citazioni di fonti autorevoli, l'uso di dati statistici e la dimostrazione di esperienza diretta nel settore. Un contenuto che cita studi, ricerche o esperti riconosciuti aumenta notevolmente la sua "fiducia" agli occhi di un modello generativo.
Questo nuovo approccio al copywriting SEO generativo posiziona il contenuto come una risorsa di alta qualità e di valore, a prescindere dal canale in cui viene utilizzato.
SEO e GEO insieme: una strategia unificata
Come si può far lavorare SEO e GEO insieme? La risposta è: in una strategia integrata che sfrutti le migliori pratiche di entrambe le discipline. Per le aziende e i professionisti, la chiave è non abbandonare i principi fondamentali della SEO, ma potenziarli con la "grammatica" della GEO. Ecco qualche suggerimento pratico:
- ricerca delle parole chiave conversazionali: bisogna mantenere la ricerca keyword tradizionale, ma estendendola per includere domande a coda lunga e formulazioni conversazionali;
- ottimizzazione dei contenuti generativi: si deve sviluppare un piano editoriale che si concentri su argomenti che meritano risposte dettagliate e che posizionano l’azienda come una fonte autorevole. Può essere utile, quindi, creare pagine e articoli che coprono l'argomento in modo esaustivo, con una struttura logica e una coerenza semantica impeccabile, inserendo box riassuntivi o FAQ che rispondano in modo diretto a domande comuni e facilitino l'estrazione delle risposte da parte dell'AI. L’ottimizzazione contenuti generativi premia la completezza e la chiarezza: non bisogna avere paura di approfondire un argomento in un unico testo, purché sia ben strutturato;
- tecnical SEO e autorevolezza: è necessario continuare a investire nella SEO tecnica e nella costruzione di backlink, perché sono ancora un fattore di ranking fondamentale per Google e, indirettamente, rafforzano la percezione di autorevolezza e affidabilità di un sito anche per i motori generativi. Un sito sano e sicuro (con protocollo HTTPS) è una base solida da cui l'AI generativa può attingere con fiducia. Un'ottima esperienza utente, inoltre, aumenta il tempo di permanenza sulla pagina e riduce la frequenza di rimbalzo, segnali positivi per ogni algoritmo.
L'evoluzione della SEO verso la GEO è un'opportunità, non una minaccia. Ciò significa che i copywriter, i SEO specialist e i content creator assumono un ruolo ancora più strategico. L'obiettivo non è solo essere visibili, ma diventare la voce autorevole che i motori di ricerca scelgono per informare e guidare gli utenti. Adattando la scrittura per essere non solo rilevante per una query, ma anche utile, chiara e autorevole per un modello AI, è possibile costruire una presenza digitale a prova di AI, in cui i contenuti non solo attraggono traffico, ma si rivelano la risposta stessa.
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