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Come funzionano i motori AI generativi (ChatGPT, Gemini, Perplexity)

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Come funzionano i motori AI generativi (ChatGPT, Gemini, Perplexity)

Comprendere l'infrastruttura e la logica dietro le nuove frontiere della ricerca AI

La ricerca di informazioni online è all’ordine del giorno. Se, però, fino a pochi anni fa era dominata da algoritmi di indicizzazione e ranking, oggi sta vivendo una vera e propria rivoluzione grazie all'avvento dei sistemi generativi basati sull'intelligenza artificiale. Strumenti come ChatGPT di OpenAI, Gemini di Google o Perplexity AI non si limitano più a presentare una lista di link, ma offrono risposte dirette, elaborate e strutturate in tempo reale, frutto di una comprensione profonda e di una capacità di sintesi del tutto nuove.

Per chi opera nel digitale, comprendere questa transizione è fondamentale: dove finiscono i contenuti in questa nuova logica? Come si posizionano le fonti? E, soprattutto, qual è la differenza tra Google e motori AI generativi?

Scopriamo l'infrastruttura e la logica che stanno alla base di questi strumenti avanzati, per imparare a conoscere con maggiore consapevolezza l'era della ricerca con AI.

Dalla “libreria” alla “conversazione”: la differenza tra Google e i motori AI

Per cogliere appieno il funzionamento dei motori AI generativi, è essenziale tracciare una chiara distinzione rispetto ai paradigmi di ricerca che ci hanno accompagnato per decenni. Si può immaginare il funzionamento di Google e degli altri motori di ricerca tradizionali come quello di una gigantesca e meticolosamente organizzata biblioteca così articolata:

  • crawling: scansione incessante del web, con la raccolta di ogni nuovo documento pubblicato;
  • indicizzazione: catalogazione di questi contenuti e creazione di un indice dettagliato di tutte le parole e i concetti trovati su ogni pagina;
  • ranking: quando un utente digita una query, l'algoritmo consulta questo indice e decide quali pagine siano più pertinenti e autorevoli da mostrare. La decisione si basa su centinaia di fattori, dalla pertinenza delle parole chiave all'autorevolezza del sito, dalla velocità di caricamento all'esperienza utente. L'obiettivo primario è fornire una lista di link, affinché l'utente possa navigare e trovare la risposta desiderata.

I motori di ricerca AI operano su una logica profondamente diversa: non sono semplici "librerie", ma veri e veri "esperti" che hanno già assimilato il contenuto di quella libreria e sono ora in grado di sintetizzare e formulare risposte originali.

Quando si pone una domanda a ChatGPT, Gemini o Perplexity AI, infatti, non viene restituito un elenco di link da esplorare; piuttosto, attingono alla loro vasta conoscenza accumulata durante l'addestramento per costruire una risposta diretta, conversazionale e contestualizzata, come se si stesse dialogando con un professionista che ha letto tutto sull'argomento. Questa è la vera essenza della ricerca con AI: ottenere una soluzione immediata, senza la necessità di navigare tra diverse fonti.
 

Come funzionano i motori AI generativi: l'architettura e il processo di risposta

Per addentrarsi nel funzionamento dei motori AI generativi, è necessario considerare l'architettura che li alimenta: i Large Language Models (LLM). Questi modelli, abbastanza complessi, si basano su principi di intelligenza artificiale che, pur non essendo intuitivi come il pensiero umano, sono straordinariamente efficaci nella loro specificità.

Gli LLM sono reti neurali di grandi dimensioni, addestrate su quantità impressionanti di dati testuali e di codice provenienti da tutto il web, libri, articoli e molto altro. Durante questo addestramento, apprendono non solo le singole parole, ma anche le loro relazioni semantiche, la grammatica, la sintassi, i modelli di ragionamento e la coerenza logica ed è attraverso questo processo che sviluppano una "comprensione" probabilistica del linguaggio.

Di conseguenza, quando si pone una domanda a un motore AI generativo, si avvia un processo articolato:

1. Comprensione dell'intento

L'AI analizza la query non solo per le parole chiave, ma anche per cogliere l'intento reale e il contesto della domanda. Questo le permette di determinare il tipo di informazione richiesta (una definizione, un confronto, un'istruzione)

2. Accesso alla conoscenza e recupero delle informazioni

Il modello attinge alla sua vastissima base di conoscenza interna, frutto dell'addestramento, e richiama alla mente i "blocchi" di informazione più pertinenti alla query. Non è una "ricerca" in tempo reale sul web, piuttosto un recupero di pattern e fatti già assimilati.

3. Sintesi e "ragionamento" probabilistico

Questa è la fase vera e propria generativa. L'AI non cerca una risposta pre-scritta, ma la costruisce parola per parola. A ogni passo, il modello calcola la probabilità statistica di quale sia la parola successiva più appropriata, basandosi sul contesto e sulla sua conoscenza. Si tratta di un processo di previsione probabilistica che si traduce in un testo coerente e informativo.

4. Generazione del testo e perfezionamento

Il testo viene, così, generato progressivamente. Il modello mira a fornire una risposta pertinente, chiara, concisa e fluida dal punto di vista linguistico, applicando filtri per garantire coerenza, correttezza e aderenza a standard etici o di sicurezza.

In sostanza, è così che funzionano i motori AI generativi: sono costruttori di significato basati su un'analisi statistica e contestuale profonda del linguaggio.
 

Gemini vs ChatGPT e Perplexity: un confronto tra i motori AI generativi

Esistono differenze sostanziali tra i principali protagonisti nel panorama dei motori di ricerca AI. Analizziamo, quindi, Gemini, ChatGPT e l'approccio distintivo di Perplexity AI.

ChatGPT (OpenAI)

Pioniere e, forse, il più conosciuto tra gli LLM, ChatGPT di OpenAI ha spianato l'accesso alla generazione di testo basata su AI. Le sue principali caratteristiche includono:

  • capacità conversazionali e creatività, infatti eccelle nel mantenere dialoghi fluidi e generare testi creativi per brainstorming o marketing;
  • limiti di conoscenza e "hallucinations", dato che, come tutti gli LLM, può occasionalmente generare informazioni plausibili ma, tuttavia, errate o inventate.

Il funzionamento di ChatGPT come motore di ricerca è più orientato alla sintesi e alla produzione di testo ex novo che alla pura ricerca di informazioni in tempo reale con citazione delle fonti, rivelandosi un eccellente strumento per la comprensione del linguaggio e la generazione di risposte articolate.

Gemini (Google)

Sviluppato da Google, Gemini è stato concepito fin dall'inizio come un modello multimodale, capace di comprendere e operare su testo, immagini, audio e video. Le sue peculiarità sono:

  • multimodalità intrinseca: la sua forza distintiva è data dall'analisi e dalla risposta su diversi tipi di dati, il che lo rende ideale per query complesse che attraversano vari modelli di media;
  • integrazione con l'ecosistema Google: beneficia di una profonda connessione con servizi come Google Search, permettendo l'accesso a informazioni in tempo reale in modo più fluido;
  • ragionamento complesso: è progettato per eccellere in compiti come il problem-solving e la programmazione.

Perplexity AI

Perplexity AI si posiziona in modo unico nel panorama dei motori di ricerca AI, operando come un ibrido tra un motore generativo puro e un motore di ricerca tradizionale. La sua caratteristica distintiva è la trasparenza delle fonti:

  • citazione delle fonti: è progettato per citare esplicitamente le fonti web da cui ha estratto le informazioni, un aspetto prezioso per la ricerca e la verifica dei fatti;
  • ricerca in tempo reale: integra attivamente la ricerca sul web in tempo reale per fornire risposte basate sulle informazioni più aggiornate;
  • formato di risposta: spesso le sue risposte sono strutturate con un riassunto conciso seguito da link diretti alle fonti originali.

Perplexity AI è, in sostanza, un esempio eccellente di ricerca con AI che privilegia la verificabilità e la tracciabilità delle informazioni.

I contenuti nell'era dell'AI: dove finiscono le fonti?

La domanda fondamentale per ogni creatore di contenuti è: se questi motori AI generano risposte, come fare affinché i propri testi siano quelli scelti, assimilati e, idealmente, citati? Comprendere come funzionano i motori AI generativi è il primo passo per ottimizzare la propria presenza.

I motori AI necessitano di contenuti estremamente leggibili, comprensibili e affidabili per la loro "mente" algoritmica. Un’eventuale penalizzazione, quindi, non deriva dal fatto che siano “SEO-oriented” ma, piuttosto, per la loro scarsa qualità, ambiguità o mancanza di autorevolezza. Per posizionarsi come una fonte privilegiata, il contenuto deve eccellere in:

  • chiarezza espositiva e concisione: frasi dirette, paragrafi brevi e concetti espressi senza ambiguità facilitano enormemente l'estrazione delle informazioni da parte dell'AI;
  • autorevolezza e affidabilità (EEAT): l'AI privilegia fonti esperte e affidabili. Citare studi, dati, esperti del settore e dimostrare competenza nel proprio campo è essenziale;
  • struttura semantica logica: utilizzare titoli e sottotitoli chiari e gerarchizzati, paragrafi focalizzati su un'idea e, dove utile, liste o tabelle. Una struttura ben organizzata fornisce all'AI uno schema cognitivo per comprendere le relazioni tra i concetti e identificare i punti chiave;
  • completezza e specificità: anche se la risposta finale dell'AI sarà sintetica, attinge da contenuti che coprono un argomento in modo esaustivo, anticipando le diverse sfaccettature di una potenziale query.

L'era dei motori di ricerca AI generativi non è una tendenza passeggera, ma una profonda evoluzione del panorama digitale. Comprendere il funzionamento di ChatGPT come motore di ricerca, il potenziale multimodale di Gemini e ChatGPT o la trasparenza di Perplexity AI è fondamentale per aziende e professionisti che desiderano mantenere e accrescere la loro visibilità online.

La ricerca con AI sta riscrivendo le regole del gioco: se, da una parte, non bisogna abbandonare le solide fondamenta della SEO tradizionale, è comunque necessario integrarle e potenziarle con un nuovo approccio che premia la qualità, l'autorevolezza e la chiarezza semantica dei contenuti.

Adattando le proprie strategie a questa nuova logica, sarà possibile posizionarsi non solo in cima alle SERP, ma direttamente nel cuore delle risposte generate dall'Intelligenza Artificiale, diventando voci autorevoli del proprio settore.

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