Come farsi citare da ChatGPT e Gemini: ottimizzare i contenuti per le risposte AI
Le strategie essenziali per rendere i tuoi contenuti la fonte primaria delle risposte AI
Chi lavora nell’ambito del digitale (e non solo) lo sa molto bene: il panorama della ricerca online è, ormai, in continua e rapida evoluzione e con l'avvento dei modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) come ChatGPT, Gemini e Perplexity, le dinamiche di visibilità sono cambiate radicalmente. Al giorno d’oggi, infatti, non è più sufficiente mirare alla prima pagina dei motori di ricerca tradizionali, nonostante rimanga un obiettivo comunque fondamentale; la meta strategica per le aziende, i professionisti e i creatori di contenuti è, adesso, quello di diventare la fonte primaria da cui questi modelli attingono per generare le loro risposte.
Questo cambiamento richiede una comprensione approfondita sia delle tradizionali pratiche SEO, sia delle modalità con cui gli algoritmi di intelligenza artificiale selezionano, processano e sintetizzano le informazioni. E questa conoscenza è indispensabile per stare al passo e non farsi cogliere impreparati dalle sfide più imminenti.
Essere visibili su ChatGPT: il nuovo orizzonte della ricerca
La visibilità online, in un'era dominata dall'intelligenza artificiale generativa, va ben oltre il concetto di posizionamento organico puro. L'interazione degli utenti con i motori di ricerca si sta evolvendo verso conversazioni più naturali, domande complesse e, soprattutto, risposte dirette e complete, spesso aggregate e riassunte direttamente dagli LLM. Di conseguenza, il valore di un contenuto non risiede più solo nella sua capacità di attrarre clic verso un sito, ma nella sua "riutilizzabilità" e nella sua capacità di essere una fonte autorevole per i sistemi di intelligenza artificiale.
Per un brand o un'entità, essere citati da ChatGPT o altri LLM significa acquisire un livello di autorevolezza e riconoscimento significativamente superiore. In sostanza, non si tratta solo di comparire tra i principali risultati, ma di essere riconosciuti come la "voce" affidabile su un determinato argomento. Essere la fonte di informazione per un modello che serve miliardi di query equivale a una validazione implicita della qualità, della pertinenza e dell'affidabilità del proprio materiale e questo non solo potenzia enormemente la brand awareness, rendendo il nome associato direttamente a risposte autorevoli, ma stabilisce anche un'affidabilità percepita che è fondamentale per convertire il semplice interesse in engagement attivo e, in ultima analisi, in opportunità di business.
Contenuti per risposte AI: caratteristiche fondamentali
Come fa un contenuto a essere scelto e utilizzato da un LLM? In pratica, deve possedere determinate caratteristiche che ne facilitano l'interpretazione, l'estrazione e la sintesi; ciò significa che non basta più inserire strategicamente le parole chiave, perchè sono la struttura semantica, la chiarezza espositiva e la qualità intrinseca delle informazioni che fanno la differenza in questo nuovo contesto. Gli LLM, per loro natura, cercano dati precisi, concisi e facilmente estraibili per costruire risposte sintetiche e pertinenti.
In questo contesto, appare chiaro che chiarezza e semplicità del linguaggio sono caratteristiche prioritarie: frasi dirette, brevi e prive di ambiguità consentono, infatti, all'AI di cogliere rapidamente il significato e l'intento del testo. Di conseguenza, è preferibile evitare costruzioni sintattiche eccessivamente complesse o periodi lunghi che possano confondere gli algoritmi.
Al contempo, l'accuratezza e l’autorevolezza sono altrettanto importanti: i contenuti devono essere supportati da dati verificabili, ricerche solide e, quando opportuno, da fonti affidabili e riconosciute. Un'informazione errata, obsoleta o non supportata da evidenze comprovate può compromettere gravemente l'affidabilità del contenuto agli occhi dell'AI e, conseguentemente, escluderlo dalla selezione.
Infine, la specificità e la completezza delle risposte sono fondamentali: i modelli AI prediligono contenuti che rispondono in modo esaustivo a domande specifiche, coprendo un argomento in profondità ma senza, tuttavia, essere ridondanti o divaganti. Un testo che anticipa e soddisfa diverse sfaccettature di una query potenziale, fornendo tutti gli elementi necessari per una risposta completa, avrà maggiori probabilità di essere selezionato e utilizzato. Per fare un esempio, per una domanda su "come si calcola l'area di un cerchio", un contenuto ideale dovrebbe fornire la formula, spiegare i termini e, magari, fornire un esempio pratico.
Ottimizzare snippet per AI: tecniche di scrittura avanzate
L'ottimizzazione del contenuto per l'intelligenza artificiale va oltre la semplice scrittura tradizionale; richiede, infatti, una strategia di formattazione e strutturazione consapevole, che ne migliori radicalmente la leggibilità algoritmica. Questa disciplina è spesso definita come ottimizzazione per gli "snippet" o per le "risposte dirette" che gli LLM mostrano nelle loro sintesi.
Per quanto riguarda il formato e la struttura, è essenziale utilizzare titoli e sottotitoli chiari e ben gerarchizzati (completi di H2, H3, ecc.), che integrino in modo naturale le parole chiave. Questo non solo migliora la leggibilità per l'utente umano, ma aiuta anche gli LLM a comprendere la gerarchia delle informazioni e a identificare i punti salienti di ogni sezione.
I paragrafi, a loro volta, dovrebbero essere brevi e focalizzati su un'unica idea principale, evitando blocchi di testo densi che possono essere difficili da processare e sintetizzare per un algoritmo. La narrazione discorsiva è sempre preferibile per un flusso di lettura scorrevole, ma l'uso strategico e mirato di elenchi puntati o numerati può essere estremamente efficace per presentare dati, procedure passo-passo, elenchi di requisiti o concetti complessi in modo sintetico e facilmente estraibile. Allo stesso modo, l'integrazione di tabelle riassuntive, box di testo per definizioni chiave, riquadri "Lo sapevi che?" o sezioni FAQ con domande e risposte concise, può fornire agli LLM "pezzi" di informazione già pre-formattati e pronti all'uso, aumentando le probabilità di essere inclusi nelle risposte generate.
Dal punto di vista del linguaggio e del tono, è fondamentale mantenere un approccio neutro e professionale che, tuttavia, rimanga accessibile a un pubblico ampio. L'accessibilità non implica l’eccessiva semplificazione del contenuto, piuttosto l'eliminazione di gergo specialistico di difficile comprensione o l'adozione di una terminologia standardizzata, se possibile. È indispensabile, in sostanza, focalizzarsi sulla presentazione di risposte dirette e concise a quelle che potrebbero essere domande implicite degli utenti o dell'AI stessa, anticipando le query e fornendo la risposta più pertinente nel modo più efficiente.
Infine, la struttura delle frasi e del testo gioca un ruolo preponderante: frasi costruite con una logica soggetto-verbo-oggetto, chiare e senza ambiguità, sono decisamente più facili da analizzare e comprendere per gli algoritmi. Bisogna evitare costruzioni complesse, incisi troppo lunghi, frasi subordinate multiple o l'uso eccessivo di forme passive che possono generare confusione o rendere l'estrazione dell'informazione più laboriosa.
Un'altra pratica estremamente efficace è posizionare le "risposte dirette", cioè la parte più importante e riassuntiva dell'informazione, all'inizio del paragrafo, seguendo un modello che simula il flusso domanda-risposta tipico delle conversazioni con gli LLM e che consente all'AI di identificare rapidamente le informazioni chiave senza dover processare l'intero testo per trovarle.
Posizionamento contenuti AI: l'integrazione con la SEO tradizionale e GEO-AI
L'ottimizzazione per i modelli AI non deve essere vista come una pratica isolata o in contrapposizione alla SEO tradizionale, anzi: si tratta di una naturale evoluzione e di un complemento sinergico delle strategie già esistenti. Aspetti consolidati come la costruzione di un profilo di backlink di qualità, l'autorevolezza del dominio, la velocità di caricamento del sito, l'esperienza utente (UX) e la mobile-friendliness continuano a essere fattori rilevanti e, spesso, propedeutici alla visibilità AI. Un sito web ben ottimizzato per i motori di ricerca "umani" è nettamente più facile da indicizzare, comprendere e, in ultima analisi, da utilizzare anche per gli algoritmi di intelligenza artificiale. La fiducia che un motore di ricerca ripone in una fonte si traduce spesso in una maggiore considerazione da parte degli LLM.
Inoltre, un ruolo crescente e sempre più specializzato è assunto dall'ottimizzazione GEO-AI. Così come evidenziato nel libro “Da SEO a GEO” di Rinaldo Zambello, se il contenuto tratta argomenti con una dimensione geografica o spaziale (per esempio, dati di mobilità urbana, analisi territoriali, servizi locali specifici, statistiche demografiche legate a una determinata area geografica o applicazioni di intelligenza artificiale nel settore geospaziale (es. telerilevamento, mappatura intelligente), l'integrazione di dati geolocalizzati o l'analisi spaziale può rendere il contenuto particolarmente attraente per gli LLM che rispondono a query con intenti localizzati o geospaziali. Fornire dati strutturati attraverso lo Schema Markup, specifici per informazioni geografiche o aziendali (come indirizzi precisi, orari di apertura, coordinate GPS, aree di servizio), può esporre queste informazioni in modo esplicito agli LLM, aumentandone significativamente le probabilità di utilizzo per risposte pertinenti al contesto geografico. Questo è particolarmente decisivo per query del tipo "miglior [servizio/prodotto] vicino a [luogo]", dove un contenuto ricco di dati geospaziali pertinenti può fare la differenza.
Infine, per capire se i propri contenuti vengono effettivamente utilizzati dai modelli AI, è fondamentale compiere un'attenta attività di monitoraggio e analisi. Al momento non esistono ancora strumenti diretti e definitivi per tracciare le citazioni specifiche degli LLM, ma l'osservazione delle query di ricerca a coda lunga che portano al proprio sito, l'analisi delle menzioni del brand in contesti non diretti (come forum o social media dopo l'introduzione delle risposte AI) e un aumento del traffico organico in relazione a risposte AI che potrebbero aver utilizzato il proprio contenuto, possono fornire indizi preziosi. È un processo che richiede sicuramente aggiustamenti continui basati sui feedback indiretti e sulle evoluzioni degli algoritmi, mentre l'analisi dei log del server e delle statistiche di accesso per identificare pattern insoliti o riferimenti "sospetti" da parte di crawler AI può essere un altro approccio, nonostante sia più tecnico.
L'ottimizzazione dei contenuti per le risposte AI non è più una pratica emergente, ma una componente essenziale di una strategia di marketing digitale moderna e lungimirante. Richiede un'attenzione meticolosa alla chiarezza, all'accuratezza e alla strutturazione del testo, integrando sapientemente le migliori pratiche della SEO tradizionale con nuove tecniche volte a rendere i contenuti facilmente digeribili e riutilizzabili dai modelli di linguaggio. Comprendere come gli LLM selezionano e sintetizzano le informazioni permette ai creatori di contenuti di posizionarsi non solo in cima ai risultati di ricerca tradizionali, ma direttamente nelle risposte autorevoli fornite dall'intelligenza artificiale, consolidando la propria autorevolezza e la propria visibilità in un ecosistema digitale in rapida e costante trasformazione.
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